GIORGIO PIRROTTA

Pirrotta ha compiuto i suoi studi presso l’Accademia di Brera di Milano. In seguito si è occupato di consulenza e progettazione gra- fica. Ha sempre dipinto per passione ma solo dal 1979 ha iniziato ad esporre in pubblico le sue opere. Ha al suo attivo ventisette mostre in Italia e all’Estero. Il per- corso pittorico di Giorgio Pirrotta si snoda in quattro pe- riodi principali. Periodo Post-Impressionista. All’inizio della sua ricerca realizza una serie di quadri ad olio riguardanti la natura, i rapporti uomo-donna, la famiglia e nature morte dove dominante è la ricerca cromatica e quella poetica. Periodo Filosofico. L’unità di misura non è più l’uomo ma la massa: ecco quindi la “Partita di Pallone”(80.000), “Lo Sciopero”(100.000), “Concerto Rock” (60.000), “Piazza San Pietro”(70.000), “La Spiaggia” (200.000), “Campioni del Mondo” (200.000). Dove i numeri corri- spondono ad altrettanti punti di colore. Periodo Polimaterico. Serie di opere realizzate con ma- teriali eterogenei, scartati dalla civiltà dei consumi; car- te da imballaggio, sugheri, tappi di plastica, carte di ca- ramelle, schedine totocalcio, giornali e così via, as- semblati a ricreare un nuovo insieme grazie alla nor- malità e alla sensibilità dell’artista. Periodo Filatelico. Tutte le opere dell’ultimo periodo so- no eseguite con il solo uso di materiale filatelico e po- stale. Alcuni quadri affrontano problematiche sociali contemporanee, altri invece propongono opere pretta- mente grafiche; altri ancora evocano utopie poetiche. Di forte impatto la coppia di quadri dedicata alle Twin Towers e l’opera Il Potere, composta da ben 3750 francobolli, esposte in mostra.