MASSIMO PENNACCHINI

Dopo essersi imposto nei meandri del tango,protagonista anche della Personale, allestita nel 2005 a Poltu Quatu, rivolge ora la sua attenzione al tema degli interni urbani. Concepiti co- me una sorta di appunti di viaggio, gli Interni Urbani nascono da un’osservazione sottile, attenta, tipica della ricerca dell’artista di cogliere il cuore delle me- tropoli: le colorate vetrine dei negozi del centro, le insegne luminose, i taxi, i tram arancioni, i palazzi d’epoca, i lampioni decò, la gente che fa shopping. L’artista ha fotografato a lungo, come un reporter sentimentale o un turista rigoroso, insiemi e parti- colari, rimanendo attratto soprattutto dal gioco di ri- flessi sulle vetrine, in cui si specchia inconsapevo- le la città, i suoi abitanti, la loro vita. Assieme a questa nuova produzione, Pennacchini propone i suoi Interni/Esterni. Lo spazio dell’artista rompe antiche mura e porta, sotto il faro dell’osservazione disincantata, punti o piani d’intersezione della realtà. Non “natura morte”, dunque, ma una finestra sul mondo circostante. Frammenti di pae- saggi e dettagli di realtà, non importa se materiale o naturale. Non idealistiche fughe verso fantasie ir- realizzabili, ma immagini di oggetti semplici che assurgono ad archetipi, trascendendo la semplice im- magine esteriore per trasformarla in messaggio sim- bolico. Senza artifici di maniera, rifuggendo da sensazioni suggestive, l’artista materializza con meti- colosa lucidità espressiva, l’immaginario simbolico di un’epoca che cerca un orizzonte di senso, anche a partire dall’esame della realtà circostante. In que- sto contesto il pittore si armonizza con questo tipo di realtà e la sua stessa percezione interiorizzata: cerca di non interpretare il mondo ma di riproporre un punto di equilibrio tra l’oggetto raffigurato e la percezione intima, coinvolgendo nella sua ricerca l’osservatore attento. Pennacchini, lo ricordiamo, è stato il primo artista ad inaugurare incontri con l’ar- te di Poltu Quatu, dopo la sua esperienza a Venezia e New York.